Rimini 2019 porta in auge il movimento della danza paralimpica. Intervista a Cristina Resta

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Vedi comunicato stampa del CIP SARDEGNA (link) 


COMUNICATO CIP. Con tutti gli importanti riconoscimenti che giungono dalle Federazioni Paralimpiche isolane anche la FIDS – Federazione Italiana Danza Sportiva – si è voluta ritagliare uno spazio importante collezionando podi (un oro e due argenti) ai Campionati Italiani di Danza Sportiva 2019 svoltisi a Rimini dal 4 al 14 luglio

MEDAGLIA D’ORO. A salire sul gradino più alto e conquistare il titolo italiano di categoria sono state Maddalena Puddu (società Danzesportsardegna di Sant’Andrea Frius) e Elisa Porcu (Alessandra Celestial Dance di Assemini), dominatrici nell’over 13 del Duo Combi Show Dance DCE (danza in carrozzina elettronica) grazie alla performance coreografica “Il dono della felicità”, preparata con il tecnico federale Emilia Mameli.

Eleonora Puddu con il presidente Fids Sardegna Daniele Pittau e Cristina Resta, la responsabile regionale di Danzabilità

MEDAGLIA D’ARGENTO per un altro duo Combi (in cui un solo atleta è disabile), composto da Giulia Rassu e Erica Piredda nella categoria DFM (disabilità fisico motoria). Le imitano, aggiudicandosi anch’esse il secondo posto dei campionati italiani, le sorelle oschiresi Eleonora e Roberta Pinna (Danceozieri Academy) nello Show Dance duo Combi Div (disabilità visiva).

Giulia Rassu & Erica Piredda


Eleonora e Roberta Pinna

TANTI GLI ATLETI SARDI PARTECIPANTI. Applausi anche per Jasmine Serra e Aurora Serra nell’over 13 del Duo Show Dance Combi Dir (disabilità intellettivo relazionale) over 13, incluse tra le nove finaliste dopo che ai nastri di partenza si erano presentate in venti. Tante soddisfazioni anche per Teresa Martini e Sara Melis nello Show Dance Duo Combi Dir over 13 che guadagnano un ottimo quattordicesimo posto. Con loro c’erano anche Gina Atzeni e Andrea Mannini.

FIDS/CIP: SOCIETÀ ATTIVE IN SARDEGNA. In tutto presenti a Rimini 2019 quattro società isolane: New Dancing Stars (Guspini), Danceozieri Academy (Ozieri) Danzesportsardegna (Sant’Andrea Frius), Dance Point Academy (Olbia). Ad operare in Sardegna sono già dieci, vanno aggiunte anche International Dancing Star (Sassari), Magalenha Rodance (San Giovanni Suergiu), Dance Studio (Ploaghe), Solaire Dance (Capoterra), Shall We Dance (Bonnannaro, Bonorva, Thiesi, Olmedo) e Sporting Cocco Loco (Cagliari).

Gina Atzeni & Andrea Mannini


Nel video la performance di Maddalena Puddu (Danze Sport Sardegna) & Elisa Porcu (Alessandra Celestial Dance) ai Campionati Italiani di Danza Paralimpica in Show Dance Duo Combi Over13 DCE. Una bella avventura iniziata con il Progetto Sport a Scuola della FIDS nel Convitto Nazionale di Cagliari (docenti: Marcella Schirru e Graziana Salis, tecnico federale Emilia Mameli) per la partecipazione ai Campionati Studenteschi e proseguita con successo ai Campionati Regionali e ai Campionati Italiani di Rimini 2019 organizzati dalla Federazione Italiana Danza Sportiva (Coni/Cip). Anche in adesione al programma regionale “Danzabilità” (responsabile: Cristina Resta). 

un’altra immagine di Maddalena & Elisa, le campionesse italiane Show Combi DCE Over13

 

premiazione Show Combi Over13 nel Padiglione Verde: al centro, con la coppia vincitrice – Maddalena Puddu e Elisa Porcu – il presidente regionale Daniele Pittau e il consigliere nazionale Ivo Cabiddu (Rimini, 14 luglio 2019)

 

Medaglia d’argento. Le sorelle Roberta e Eleonora Pinna sugli spalti della Fiera di Rimini


Teresa Martini con Sara Melis e il tecnico federale Marina Mei (Guspini)


PARLA CRISTINA RESTA, RESPONSABILE E PROMOTRICE DEL PROGETTO PARALIMPICO “DANZABILITÀ”

Risponde con i fatti ad una chiamata che l’ha tanto inorgoglita. L’istruttrice e ballerina Cristina Resta della Danceozieri Academy una volta che ha ricevuto l’investitura dal presidente FIDS Sardegna Daniele Pittau si è subito immersa nel progetto DanzAbilità rivolto ai tutte quelle persone che hanno una passione smisurata per questa disciplina.
Il primo titolo italiano di danza paralimpica sicuramente non è frutto del caso e la stessa Cristina, già protagonista con il CIP Sardegna nel progetto Agitamus assieme alle sue allieve Roberta ed Eleonora Pinna, racconta le sue impressioni dopo l’esperienza nella Riviera Romagnola.
Come si sta evolvendo il movimento in Sardegna?
Stiamo raccogliendo molti consensi. Abbiamo trenta atleti attivi e dieci associazioni sportive che portano avanti il lavoro di DanzAbilità in quasi tutto il territorio dell’isola. Ho realizzato delle brochure informative in cui si spiega il progetto indicando i luoghi in cui si sta sviluppando. Recapiti, suggerimenti e foto dei nostri atleti si possono trovare anche sulla pagina Facebook sempre aggiornata su iniziative, progetti e risultati.
Cosa ne pensa il presidente della FIDS Sardegna Daniele Pittau?
È contentissimo e molto soddisfatto di aver intrapreso questa strada. Ne ho avuto la conferma vedendo con quanta gioia, partecipazione e commozione (specie quando gli atleti sardi venivano premiati), ha presenziato a Rimini nel padiglione del campionato dedicato alle danze Paralimpiche. Sia Daniele, sia il consigliere nazionale Ivo Cabiddu credo che abbiano trascorso la giornata più emozionante del campionato. Ad un certo punto la presentatrice ha commentato: “Vorrei che tutti i ballerini di tutti i padiglioni passassero un attimo di qua per vedere la vita vera”!
Hai anche preso parte al corso per tecnici di Danze Paralimpiche, organizzato in concomitanza con i campionati italiani.
Per me si è trattato di un aggiornamento. Ma c’erano tanti maestri non ancora abilitati che hanno seguito la formazione propedeutica al rilascio della qualifica. È stato molto interessante e completo di nozioni tecniche di tipo medico, psicologico, nonché di altre informazioni relative ai regolamenti.
Nella parte pratica, i colleghi abilitati con esperienza alle spalle, hanno raccontato i loro approcci didattici con atleti in carrozzina, carrozzina elettronica, con disabilità fisico motoria, intellettivo relazionale e visiva.
Mi sono confrontata entusiasticamente con tecniche che già utilizzo con la mia atleta non vedente relative ad esercizi di fiducia, approcci tattili verbali e propriocettivi con punti di riferimento chiari e definiti.
Che dire delle danze in carrozzina?
Ho sperimentato di persona la difficoltà a gestire gli spazi e il movimento del corpo sulla sedia ma anche la possibilità di realizzare evoluzioni e sollevamenti del partner molto spettacolari sulla carrozzina.
Far conoscere questa disciplina sarà uno degli obiettivi della prossima stagione a partire dalla gara del 14 dicembre a Porto Torres .
Cosa succederà in quella circostanza?
Ho vinto la mia personale battaglia contro la burocrazia ottenendo tutti i permessi possibili. Ora procederemo con gli inviti particolareggiati: vorremmo che partecipassero tutti i danzatori paralimpici italiani, i rappresentanti delle federazioni degli sport paralimpici, gli istituti scolastici e i rappresentanti del Cip.
Avete altri obiettivi?
Si, diversi. A partire da un corso di formazione e aggiornamento per i tecnici anche in Sardegna; questi appuntamenti devono essere frequenti e accessibili a tutti in modo da costruire una rete di competenze che segua una linea comune. Insisteremo con la continua promozione della danza come metodo di lavoro educativo, formativo e sportivo in contesti inclusivi, aggregativi e accessibili.
Come portavoce della Sardegna ho proposto delle modifiche al regolamento nazionale e nelle discussioni sulla Danza sportiva Paralimpica e la sua evoluzione non sono rimasta semplicemente ad ascoltare.

 

RASSEGNA STAMPA

Gli allievi della Dance Ozieri Academy vincitori a Rimini di tre titoli nazionali
UNA DANZA SENZA BARRIERE
E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI

E per la prima volta hanno gareggiato due giovani sorelle con disabilità visiva
OZIERI Tre titoli nazionali, una lunga serie di piazzamenti e la soddisfazione di vedere un allievo nel giro della nazionale e un altro addirittura all’Accademia della Scala di Milano sono gli elementi che disegnano l’immagine della Dance Ozieri Academy, scuola di danza sportiva che in questi anni sta raccogliendo i frutti di un lavoro partito da lontano con impegno e tanta fatica.I recenti campionati nazionali a Rimini hanno decretato la vittoria delle ragazze nella categoria Under 15 Jazz, di Giovanni Saba nel Jazz Solo 12-15 Classe AS e di Isabella Farina nel Jazz Solo 12-15 classe B mentre i piazzamenti di Aurora Sanna in diverse specialità hanno portato sulle spalle della giovane danzatrice la maglia azzurra. A questi risultati se ne sono affiancati altri di prestigio anche in relazione al numero dei partecipanti alle competizioni ma la soddisfazione maggiore per l’insegnante Cristina Resta è stata l’esibizione delle sorelle Roberta ed Eleonora Pinna nella categoria Duo Combi categoria Div, danza in disabilità visiva. «Con la Fids Sardegna, la federazione danza sportiva, stiamo portando avanti un progetto chiamato Danzabilità che si rivolge alla specialità paralimpica e per la prima volta siamo riusciti a portare la nostra regione ai campionati italiani – ha detto Resta -. La filosofia della nostra scuola si concretizza così, passando per la crescita, l’inclusione sociale e l’abbattimento di barriere che molto spesso sono solo frutto di pregiudizi e false convinzioni».Nella palestra di Badde Aini non è raro infatti vedere in allenamento gli atleti dell’Academy ad esempio privati della vista per provare le sensazioni di chi è non vedente e costretti quindi ad utilizzare il tatto e l’udito senza l’uso degli occhi, un modo per creare un ambiente paritario senza sbilanciamenti e privilegi. «Un altro aspetto su cui lavoriamo molto è quello dell’apertura mentale della società in cui viviamo che ancora oggi si dimostra chiusa e retrograda per quanto riguarda i ragazzi che intraprendono il percorso legato alla danza – ha aggiunto l’insegnante -. In campo nazionale il settore maschile ha un alto numero di partecipanti , ma qui da noi si fa fatica. Trovo assurdo al giorno d’oggi che un ragazzo sia titubante ad iscriversi nella nostra scuola per il timore d’esser preso in giro dai compagni poiché ancora si pensa che la danza sia riservata al mondo femminile e non sia vista come uno sport, un errore assoluto».La sensibilizzazione della Dance Academy sul tema sta iniziando comunque a dare buoni frutti e a dimostrarlo ci sono i grandi risultati ottenuti dal promettente Giovanni Saba e soprattutto l’ammissione all’Accademia del Teatro alla Scala di Milano del giovanissimo Giuseppe Zintu che a settembre si trasferirà in Lombardia per affrontare un stage formativo, inizio di un prestigioso percorso.

Articolo di Francesco Squintu
quotidiano La Nuova Sardegna
di giovedì 18 luglio 2019

Pagina 24 – Provincia di Sassari

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