NUOVO PROTOCOLLO FIDS per gli allenamenti di danza sportiva dal 30 ottobre 2020

Approvate dalla FIDS le modifiche al protocollo per gli allenamenti
IN VIGORE DAL 30 OTTOBRE 2020

Pubblicato l’aggiornamento del protocollo applicativo di sicurezza per gli allenamenti di danza sportiva che recepisce (modifiche in rosso) le disposizioni previste nelle “Linee Guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere” (emanate il 22/10/2020 ai sensi dell’art. 1, lettera f) del DPCM 17/05/2020, dell’articolo 1, comma 6, del DPCM 13/10/2020 e dall’art. 1, comma 1, lettera d, punti 1 e 2, del DPCM 18/10/2020, oltre a quanto previsto dal DPCM dello scorso 24 ottobre). Il documento, redatto dalla Commissione tecnico scientifica federale ed approvato dal Presidente federale, è in vigore dal 30 ottobre 2020, con pubblicazione ufficiale su Federdanza.it:

 

 


RICADUTE DEL DCPM 24 OTTOBRE 2020
Riprendiamo la news pubblicata sul sito federale a seguito del DPCM 24/10/2020

https://www.federdanza.it/news/57-la-federazione/1749-comunicato-del-comitato-tecnico-scientifico-federale-dpcm-del-24-ottobre-2020

il Comitato Tecnico Scientifico della Federazione Italiana Danza Sportiva comunica che:

L’attività dilettantistica di base (settore divulgativo, classe D) è sospesa anche se svolta in forma individuale.

Fermo restando quanto sopra, sarà sottoposto al Comitato Tecnico Scientifico del Governo e dell’Ufficio Sport un nuovo protocollo applicativo di sicurezza volto a consentire la pratica sportiva anche alle unità competitive al momento escluse dall’attuale DPCM.

Le misure contenute del DPCM del 24 ottobre sono valide sino al 24 novembre.

Rif. DPCM del 24.10.2020, art. 1 comma 9 lett. e): “sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive degli sport individuali e di squadra, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; restano consentiti soltanto gli eventi e le competizioni sportive, riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici, dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva; le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra partecipanti alle competizioni di cui alla presente lettera sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva;”

Rif. DPCM del 24.10.2020, art. 1 comma 9 lett. g): “fatto salvo quanto previsto alla lettera e) in ordine agli eventi e alle competizioni sportive di interesse nazionale, lo svolgimento degli sport di contatto, come individuati con provvedimento del Ministro per le politiche giovanili e lo sport, è sospeso; sono altresì sospese l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto nonché tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto, anche se aventi carattere ludico-amatoriale;”

 


DPCM 13 OTTOBRE 2020
Rimangono aperte le palestre che adottano i protocolli anticovid

L’UNIONE SARDA di martedì 13 ottobre / PRIMO PIANO – Pagina 3


Locali chiusi alle 24, stop a feste e calcetto
Quarantena più breve

Con le misure anticontagio Fids in regola le associazioni di danza sportiva
“Capienza palasport portata al 15%”Non è il lockdown ma le limitazioni del nuovo Dpcm Covid sono davvero tante. Ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i ministri degli Affari Regionali e della Salute le hanno illustrate ai governatori, Christian Solinas compreso. Agire subito per evitare di richiudere tutto un’altra volta è il nuovo leitmotiv del Governo. Quindi: stop alla movida dopo la mezzanotte, alle feste private con «forte raccomandazione» a evitare quelle in casa con più di sei persone, alle partite di calcetto e basket tra amici. Cambiano anche le regole sulle quarantene ridotte a dieci giorni, così come indicato in una circolare del ministero della Salute.

I vertici pre-Dpcm
La firma del nuovo Dpcm è slittata di qualche ora per consentire a Conte, Boccia e Speranza di tenere conto delle indicazioni arrivate dai presidenti di Regione. Solo dopo il varo del decreto Solinas deciderà se adeguarlo alla situazione della Sardegna attraverso un’ordinanza che, in ogni caso, dovrebbe prevedere modifiche esclusivamente restrittive. E siccome gli stop sono già parecchi, alla fine il presidente della Regione potrebbe anche scegliere di non adottare alcunché. Dopo il vertice con i governatori, in tarda serata Conte ha incontrato i capi delegazione di maggioranza per arrivare a una ulteriore sintesi. A loro volta le Regioni si sono riunite per formulare un parere su quest’ultima proposta.
Mascherine dentro casa
Uno dei punti più controversi del Dpcm riguarda le feste private. Vietate quelle nei locali e fortemente limitate quelle nelle case private: se non si è conviventi, non possono parteciparvi più di sei persone e si consiglia vivamente di inossare la mascherina con gli ospiti esterni, amici o parenti che siano. La ragione è semplice: il 77% dei contagi avvengono in ambito familiare. Stretta anche su matrimoni, comunioni, cresime e funerali: fatte salve le regole che già esistono, si mette un limite massimo di 30 persone per eventuali ricevimenti.
Calcetto addio
L’altro giro di vite riguarda gli sport amatoriali di contatto: addio, dunque, alle partite di calcetto. Salvi invece gli sport a livello dilettantistico con il semaforo verde per quelle società che abbiano già adottato protocolli per limitare i contagi. Rimarranno aperte le palestre. Sul fronte scuola, arriva il divieto alle gite d’istruzione e gemellaggi.
Giro di vite sulla movida
Annunciata ma limata nella notte la proposta di stretta sui locali del divertimento per evitare assembramenti di giovani. Alle 21 scatterà il “divieto di sosta” davanti a quei locali che non offrono posti a sedere mentre ristoranti, pub e locali che offrono servizio al tavolo dovranno chiudere a mezzanotte. Non cambiano le regole per gli eventi sportivi. Negli stadi potranno assistere non più di mille persone, la capienza dei palazzetti viene portata al 15%. Resta il limite di 200 persone nei cinema e teatri al chiuso e sale da concerto. Prevista anche una nuova disciplina sullo smart working per potenziarlo e portarlo nella pubblica amministrazione dall’attuale 50% al 60-70%, con un invito ad un rafforzamento anche nelle aziende private. I governatori hanno anche insistito sulla possibilità di ridurre la capienza di bus e metropolitane mentre non è in programma la didattica a distanza.
Roberto Murgia
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