DANZA SPORTIVA A SENSO UNICO. Dopo le dimissioni e il nuovo commissariamento si è votato il 22

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22 gennaio 2022 – Si è celebrata oggi l’assemblea straordinaria elettiva convocata per rieleggere la dirigenza nazionale della Federazione italiana danza sportiva. Il totale dei voti espressi, direttamente o per delega, è stato del 40,10 %: su 812 aventi diritto sono state 79 le persone presenti in rappresentanza delle società sportive affiliate. Con 302 deleghe il totale dei voti per le Asa ha raggiunto quota 381 (46,9 %, assai meno della metà). E i dati (proiettati in assemblea e riportati nella foto qui sotto) restituiscono percentuali di affluenza minori sia per la rappresentanza dei tecnici (19,75 %, con 16 voti su 81 aventi diritto) che in quella degli atleti (22 su 152, pari al 14,47 %) .

In alto nella pagina l’articolo del Corriere dello Sport di domenica 23 gennaio (pag. 37).

Vedi comunicato federale.

 


14 gennaio 2022

 

Pungente articolo del 14 gennaio sul Corriere dello Sport

IL FATTO. In seguito alle dimissioni del presidente federale Fids, Enzo Resciniti, con contestuale e formale ritiro della sua ricandidatura, il Coni ha nominato il nuovo commissario straordinario. Stavolta si tratta di Giacomo Spiller, commercialista piemontese già a capo del collegio dei revisori dei conti della federazione negli ultimi due mandati. Ecco il breve comunicato del 13 gennaio sul sito Federdanza.it:

 

Si comunica che, con delibera del Presidente n. 4 del 12.01.2022, il CONI ha nominato il Dott. Giacomo Spiller quale Commissario Straordinario della FIDS affinché, con i poteri del Presidente e del Consiglio federale, ponga in essere tutti gli atti necessari per il regolare funzionamento della Federazione, anche al fine di consentire la corretta ricostituzione degli organi federali e la celebrazione dell’Assemblea Straordinaria Elettiva già convocata per il 22 gennaio 2022.

SULLA STAMPA. La notizia delle dimissioni di Resciniti è stata commentata in questi giorni sulle colonne del Corriere dello Sport – a firma di Giorgio Marota, giornalista che si è occupato della Fids anche in passato – e anche da Jules Elysard con l’intervento pubblicato online su Sport24h.it, riportato qui di seguito.


https://www.sport24h.it/danza-sportiva-commissariamento-2022/?amp&fbclid=IwAR1KGUU8VfwiX4PobqwwNHhwTOE68SOh4QvzGo39tyEeRf7o_dfkQ7hNRWg

Danza Sportiva, nuovo commissariamento per la federazione

Jules Elysard

A pochi giorni dal voto del 22 gennaio si è dimesso anche il presidente che avrebbe dovuto assicurare la gestione ordinaria costringendo il CONI nuovamente ad intervenire.

L’articolo pubblicato il 12 gennaio dal Corriere dello Sport 

La notizia del nuovo commissariamento della Federazione Italiana di Danza Sportiva forse non avrà l’eco che ha avuto, solo qualche settimana fa, l’assegnazione dei contributi allo sport per il 2022. Sarebbe opportuno comprendere come sia stato possibile che Sport e Salute abbia premiato proprio detta federazione con uno dei maggiori incrementi rispetto al 2021 a pochi giorni dal suo nuovo commissariamento. Possono sembrare elementi non collegati, e forse non lo sono, ma dovrebbero esserli.
Arriviamo alla notizia, riportata oggi dal Corriere dello Sport. A soli 11 giorni dall’Assemblea elettiva del 22 gennaio, convocata per le dimissioni contemporanee di ben 9 consiglieri, si è dimesso anche il presidente Rescinti, costringendo il CONI al commissariamento della Federazione.
Per capire la particolarità della questione (e la delicatezza) vale la pena ricordare alcuni elementi legati agli statuti delle federazioni. Un Consiglio federale, che potremo paragonare ad un consiglio di amministrazione di una società, è composto da 10 persone. Decade se si dimettono nello spazio di una settimana più del 50% (quindi 6 consiglieri). In questo caso se ne sono dimessi 9, quindi il 90%! Già questo segna un elemento di grande preoccupazione, perché evidentemente c’è qualcosa di profondo che non funziona. Gli statuti federali prevedono poi che in caso di decadenza di un Consiglio, il presidente resta in carica per l’ordinaria amministrazione e per portare la federazione alle elezioni entro 60 (o 90) giorni dalla decadenza. In questo caso il presidente, invece, si è dimesso anche lui, dopo aver gestito la transizione per pochi giorni ed essersi anche candidato, per poi ritirare la candidatura. Insomma, su 10 persone elette neanche un anno fa, si sono dimessi in 10. C’è da domandarsi cosa possa essere accaduto in una Federazione che non è nuova a commissariamenti.
Ricorda il Corriere dello Sport, infatti, che la breve storia di questa federazione è costellata di scandali (Danzopoli nel 2010), radiazioni a vita, elezioni annullate per voto palese e via dicendo. Un vita travagliata fin da quando, nei primi anni 2000, la Federazione riuscì ad uscire dalla riserva di disciplina associata per entrare nella grande famiglia delle FSN.
Un percorso che ha fatto ricredere il CONI sull’opportunità di promuovere altre dsa fino a dicembre di quest’anno, quando non ha potuto fare a meno con l’Arrampicata Sportiva, entrata ormai a titolo definitivo nel programma olimpico. Perché il problema della Danza Sportiva, come dello Squash o della Pesca Sportiva, per citare altre federazioni che negli anni passati sono passata da DSA a FSN, è stato prima di tutto quello di non far parte del programma olimpico. Una condizione che avrebbe acceso prima e meglio i riflettori su di esse, evidenziando gli aspetti che non funzionavano anche in base ai risultati agonistici. Invece per tutte queste l’anonimato e la poca attenzione dei media ha permesso di continuare a gestire l’organizzazione a volte in modo opaco. Fino ad arrivare alla decisione di Sport e Salute addirittura di premiarle, come nel caso della Danza Sportiva, senza preoccuparsi di verificare se la struttura fosse in grado di gestire le nuove risorse assegnategli che, lo ricordiamo, sono soldi dei contribuenti.
Una lezione che invece ci sembra abbia compreso bene il CONI il quale, scottato dalle precedenti esperienze, alla Federazione Arrampicata Sportiva Italiana, al momento della promozione, ha imposto un proprio uomo alla direzione tecnica. Nomina che, ad interpretare il silenzio di comunicazioni ufficiali al riguardo e leggendo i bizantini comunicati di convocazione degli atleti, il mondo dell’arrampicata ha accettato con poco entusiasmo.

(LINK diretto all’articolo su Sport24h.it)

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